Fabio Geda e il fascino del raccontare storie
Ha parlato per più di tre ore, a braccio, rispondendo con sincerità e un tono spiccatamente confidenziale: così lo scrittore torinese Fabio Geda ha letteralmente conquistato la platea dei circa 200 allievi della scuola secondaria di primo grado che martedì 11 febbraio si sono riuniti in due turni nell’auditorium per ascoltarlo.
I ragazzi si erano ben preparati per l’appuntamento: avevano letto il primo volume della saga “Berlin”, la serie di fantascienza scritta in collaborazione con lo scrittore Marco Magnone appositamente per i giovani di questa fascia d’età; in molti avevano letto anche “Nel mare ci sono i coccodrilli”, che ormai è divenuto un best seller internazionale ed è sempre molto amato da adulti e giovanissimi. Altri ancora lo conoscevano per altre sue opere, lette in classe o prese in prestito dalla biblioteca. C’era quindi una buona base di partenza da cui partire.
Ma l’incontro personale con l’autore ha superato le migliori aspettative. Sono stati bravissimi i ragazzi, che con naturalezza e curiosità hanno posto domande sulle opere lette, sui loro personaggi, sul mestiere dello scrittore: “Perché Berlino come sede della saga?”, “Come funziona il processo creativo?”, “Quanto tempo impiega a scrivere un libro?”… Ma altrettanto bravo, in quanto aperto ed estremamente disponibile, è stato Fabio Geda. Esperto del mondo giovanile, anche per il suo passato da educatore, e abile narratore, ha parlato di sè, del mestiere del raccontare storie, della bellezza di questo mestiere che “fa vivere vite oltre la tua”. Ed è proprio questo l’augurio che ha rivolto ai suoi ascoltatori: chissà che tra loro non si celi un futuro scrittore?
