Ultima modifica: 7 Maggio 2019

Rocco Chinnici

Rocco Chinnici nacque il 19 gennaio del 1925 a Misilmeri in provincia di Palermo, in Sicilia. Studiò in un liceo classico e, una volta finite le scuole superiori, frequentò giurisprudenza in un’università di Palermo.
Si laureò nel 1947 a Palermo; subito dopo tentò un concorso per diventare magistrato militare ma non ebbe successo.
Successivamente, nel 1952, entrò in magistratura, al tribunale di Trapani. In seguito venne trasferito a Partanna, dove rimase pretore per 12 anni. In questa permanenza ebbe modo di interagire con la popolazione dimostrando il suo lato umano e la sua professionalità indiscussa.
Nel maggio 1966 venne trasferito a Palermo, presso l’Ufficio Istruzione del Tribunale, con l’incarico di giudice istruttore.
Nei primi anni ’70 creò dei gruppi di lavoro (poi chiamati pool antimafia) di esperti con lo scopo di combattere le organizzazioni mafiose
Accanto a sé volle – tra gli altri – due giovani magistrati: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con cui avviò le prime indagini di quelli che si caratterizzeranno come i più grandi processi per mafia degli anni Ottanta.
Rocco Chinnici ha consentito la realizzazione del primo maxiprocesso alla mafia affiancato da dei giovani magistrati: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Giuseppe Di Lello.
Il suo interesse verso la gente comune lo portò ad avere parecchi incontri con i giovani delle scuole di Palermo dove parlò loro della mafia e del pericolo della droga.
Il 29 luglio 1983 una Fiat 127 imbottita di esplosivo fu parcheggiata davanti alla sua casa in via Pipitone Federico, a Palermo e fu fatta esplodere dal killer mafioso Antonino Madonia, uccidendo Rocco Chinnici, il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta, componenti della scorta del magistrato, e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi.
Nel 2015 Caterina Chinnici (sua figlia) scrisse un libro in cui parlò della sua famiglia, della vita e della carriera del padre e del suo percorso verso il futuro: Caterina Chinnici seguì, anche lei come il genitore, le orme del padre.
Un albero e un cippo sono stati dedicati a Rocco Chinnici al Giardino dei Giusti del Monte Stella ai Milano.

         

     A cura della classe 3C

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