Ultima modifica: 21 Maggio 2019
Istituto Comprensivo Francesco Gonin > Vera Vigevani Jarach

Vera Vigevani Jarach

Vera Vigevani Jarach nasce a Milano il 5 marzo 1928 da una famiglia ebrea benestante e trascorre un’infanzia tranquilla insieme ai genitori e ad una sorella maggiore.

Nel 1938, a causa delle leggi razziali emanate dal regime fascista, Vera è costretta a lasciare la scuola e, in seguito, anche l’Italia. Così, il 3 marzo del 1939, dopo una traversata oceanica durata 15 giorni, la famiglia di Vera giunge finalmente in Argentina, a Buenos Aires. Purtroppo il nonno non ha voluto partire e, rimanendo in Italia, nel 1943 viene arrestato e poi deportato ad Auschwitz dove morirà il 6 febbraio del 1944.Vera, in Argentina, completa gli studi e nel 1949 si unisce in matrimonio con Giorgio Jarach. Otto anni dopo viene alla luce Franca, la loro unica amata figlia. Passano gli anni e in Argentina si insedia al potere il generale Videla che trasforma uno stato democratico in una feroce dittatura retta con la violenza e l’oppressione. Franca è una giovane studentessa delle scuole superiori quando il 25 giugno del 1976 viene rapita dell’ESMA (la Escuela de Mecanica e de l’Armada).

Con lei, vengono sequestrati altri 108 giovani, accusati di essere sovversivi.

Franca scompare. Di lei non vi sono tracce e per anni i disperati genitori la cercano con la speranza che sia ancora in vita. E per 20 anni Vera non riesce ad avere notizie della sorte della figlia. Il marito muore. Solo nel 2000, però Vera scopre cosa è accaduto allafiglia: Marta Alvarez (anche lei rapita il giorno seguente rispetto a Franca) le racconta dei “voli della Morte” con cui le persone sequestrate venivano fatte precipitare da aerei sull’oceano e in tal modo di esse non rimanevano tracce. Così Franca era stata uccisa.
In seguito, Vera aderisce al movimento delle “Madri di Plaza de Majo”, sorto proprio per dare visibilità alle lotta contro la dittatura e costituito proprio per avere notizie delle persone che il regime aveva fatto sparire nel nulla. Ogni giovedì, ancora oggi, le madri si ritrovano in quella piazza e, in silenzio, manifestano il loro dolore e il disperato bisogno di avere risposte in merito ai loro cari.

Vera è attualmente una giornalista ed una scrittrice che dedica il proprio tempo a recarsi ovunque la sua presenza sia richiesta per incontrare soprattutto i giovani, ai quali racconta la sua vita e trasmette loro il valore della memoria e dell’impegno personale nelle vicende politiche e sociali che contraddistinguono il nostro tempo.

La signora Vera Vigevani Jarach è anche Cittadina Onoraria di Giaveno per il suo impegno nella ricerca della verità, necessaria per condurre l’umanità verso un futuro di giustizia e libertà per tutti.

 

         

 

Link vai su

Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Continuando la navigazione ne consentirai l'utilizzo. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close